Valutazione Osteopatica
Età pediatrica, età evolutiva, età adulta, gravidanza
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Osteopatia è una terapia che ha lo scopo di supportare la funzionalità fisiologica del corpo tramite l’utilizzo di una varietà di tecniche manuali non invasive.
L’Osteopatia è indicata per persone di tutte le età, dal neonato all’anziano, dallo sportivo alla donna in gravidanza e si rivela efficace nel risolvere diversi disturbi senza utilizzare farmaci. Disturbi che spesso affliggono l’individuo impedendogli di avere una vita serena.
L’Osteopata non utilizza quindi approcci farmacologici o strumentali; molto spesso collabora efficacemente con diversi altri professionisti della salute per la gestione del benessere del paziente.
Inoltre l’approccio terapeutico osteopatico comprende anche il passaggio di informazioni e conoscenze al paziente per aiutarlo a prendere coscienza della propria condizione di salute.
Osteopatia
Cosa tratta l'osteopatia?
L’Osteopatia si occupa principalmente dei problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrico a cui possono però associarsi delle alterazioni funzionali degli organi e visceri e del sistema cranio sacrale.
Poiché in Osteopatia si ha una visione olistica del corpo umano, è valida anche l’idea contraria: un problema funzionale organico-viscerale può provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico.
In Italia l’Osteopatia è una terapia sempre più richiesta dalla popolazione: circa 1 Italiano su 6 sceglie di rivolgersi all’Osteopatia.
Le diverse tipologie di approccio osteopatico
Applicazioni di particolari manovre di rilasciamento delle articolazioni e dei muscoli. Ha effetti non solo meccanici, ma soprattutto biochimici, in quanto stimola il corretto scambio di fluidi all’interno delle strutture trattate.
Tecniche indirizzate al muscolo o alla fascia, che impiegano un continuo feedback palpatorio per ottenere un rilasciamento dei tessuti miofasciali.
Queste tecniche agiscono sulla fascia e la sua relazione fra disturbi muscoloscheletrici, dolori e tensioni e stato globale della fascia.
Tecniche che ristabiliscono la mobilità e la motilità di un organo. Queste tecniche consentono di stimolare l’organo verso una corretta funzione digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito più meccanico sia in ambito biochimico.
Tecniche che agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, andando ad agire a livello osseo, nervoso, meningeo e del liquor cefalorachidiano. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.
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Osteopatia in gravidanza
Durante la gravidanza il corpo della donna subisce dei cambiamenti temporanei e fisiologici perché deve adattarsi alla crescita del bambino in grembo.
L’aumento del peso del pancione porta uno sforzo maggiore sulla colonna vertebrale, si sposta il baricentro del corpo causando dolori a SCHIENA, GLUTEI E GAMBE, ma non solo.
Generalmente dal TERZO TRIMESTRE di gravidanza tra il 40-70% delle donne incinte soffre di LOMBALGIA.
Alcuni dei sintomi correlati allo stato gravidico sono:
- SCIATALGIE
- DOLORE LOMBARE
- «PESANTEZZA» AD ARTI INFERIORI
- STASI LINFATICA
- MAL DI TESTA
- REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
In questa delicata fase della vita della donna, il ruolo dell’osteopata è volto alla manipolazione dei tessuti miofasciali e articolari, in modo da favorire una corretta mobilità della colonna vertebrale, del pavimento pelvico, ed un adeguato flusso dei liquidi per aiutare il corpo ad assecondare i cambiamenti fisiologici che avvengono durante questa fase, alleviandone quanto più i sintomi correlati.
L’obiettivo del trattamento Osteopatico è volto al BENESSERE della MAMMA e del BAMBINO in grembo.
Pavimento pelvico, diaframma toracico, scapole, bacino…queste sono solo alcune delle strutture che necessitano di funzionare bene ed in sinergia per permettere alla mamma di affrontare il periodo di gestazione nel modo migliore possibile, così come è importante la loro corretta funzionalità nel momento del parto.
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Osteopatia nel post-parto
Nel periodo successivo al parto, il corpo della donna dovrà gradualmente ristabilire quegli equilibri posturali e fasciali che si sono alterati nel periodo di gestazione, oltre che imparare a gestire le alterazioni ormonali che persistono durante tutta la fase di allattamento del piccolo/a.
Risulta molto importante, dunque, raccogliere quante più informazioni circa il periodo gestazionale e il momento del parto, valutando ogni alterazione tissutale e di movimento, nonché la presenza di un eventuale diastasi addominale e/o di cicatrici da parto. Queste condizioni infatti, possono essere a volte la causa di dolori alla schiena e/o pelvici che si presentano o persistono anche dopo il parto, ai quali spesso si associano cambiamenti della postura.
Nel caso specifico della diastasi, il compito dell’Osteopata è quello di prendere in considerazione il grado di separazione del muscolo retto addominale nel suo funzionamento complessivo: i suoi 6 compartimenti non funzionano da soli e per questo è importante vedere come lavorano anche gli altri muscoli, tra cui il pavimento pelvico, gli addominali trasversi, gli obliqui, nonché la colonna vertebrale e il diaframma.
Il trattamento sulla cicatrice da cesareo invece, è molto importante per diminuire la forza di trazione del tessuto sano circostante, così da evitare possibili ADERENZE che a loro volta possono portare a LOMBALGIE E/O DOLORI RIFERITI anche a distanza di tempo dal parto.
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Osteopatia e pavimento pelvico
Il pavimento pelvico non è altro che l’insieme di strutture muscolari, disposte in più strati, che chiudono l’addome nella sua parte inferiore, fungendo da base d’appoggio degli organi del piccolo bacino (vescica, sigma, retto, ovaie, utero, tube di falloppio e vagina, nella donna).
Possiamo dedurre quindi che il pavimento pelvico, oltre ad essere direttamente collegato con le strutture sopra elencate, non è svincolato dalle altre strutture miofasciali del corpo, anzi, proprio per la sua connessione così diretta con il diaframma, in alto, e gli arti inferiori, in basso, è spesso coinvolto in presenza di disfunzioni che apparentemente possono sembrare scollegate.
In qusto caso il ruolo dell’Osteopata sarà quello di valutare attentamente ogni area del corpo in cui si verificano delle restrizioni di mobilità a cui, a volte, possono essere associate delle alterazioni funzionali di organi e visceri. Le sedute, in questo caso, saranno volte a ripristinare quella situazione di equilibrio del corpo che per qualche ragione viene alterata e che nel tempo può portare, se non già presenti, alla comparsa dei sintomi.
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Osteopatia netonatale e pediatrica
Dal punto di vista Osteopatico l’approccio al neonato e al bambino è molto differente rispetto a quello dell’adulto. Risulta essenziale durante la visita tenere in considerazione il piccolo nella sua relazione con il genitore, in modo tale che possa affidarsi alle mani dell’Osteopata, guidato dalla fiducia che ha verso la mamma e che questa ha del professionista. Riteniamo che la comunicazione con la figura genitoriale sia la chiave per poter avere la massima efficacia nella risoluzione delle varie problematiche che può presentare un bambino.
Alla mamma, poco prima del parto, suggeriamo di portare in visita il bambino entro il primo mese di vita, questo perché sappiamo che i neonati, essendo costituiti per la maggior parte da acqua, presentano strutture morbide e malleabili. Questa loro caratteristica permette di avere molta più efficacia nella manipolazione di eventuali tensioni che possono essersi verificate a seguito o durante la fase del parto, e/o durante il periodo gestazionale. (parto gemellare, manovra di Kristeller, utilizzo di ventosa, parto cesareo etc..)
L’intervento precoce, a nostro avviso, è essenziale nel prevenire possibili problematiche che possono manifestarsi durante la crescita. È però possibile anche intervenire nel corso dei mesi, nel caso in cui si verificassero condizioni quali ad esempio:
- RIGURGITI E REFLUSSO GASTRO-ESOFAEO
- STITICHEZZA
- COLICHE GASSOSE
- DIFFICOLTA’ DI ATTACCAMENTO E SUZIONE
- OTITI O SINUSITI RICORRENTI
- PLAGIOCEFALIA (spesso posizionale)
- TORCICOLLO MIOGENO
L’intervento dell’Osteopata, a seguito di una profonda anamnesi, provvede a favorire il riequilibrio delle tensioni dell’organismo del bambino tramite manipolazioni dolci e delicate già dalle prime settimane di vita, seguendo il bambino nella sua crescita fino all’adolescenza.
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Osteopatia nello sportivo
E’ ormai universalmente riconosciuto che un corretto allineamento dei segmenti e un corretto equilibrio funzionale permette di migliorare le prestazioni sportive, soprattutto a livello professionistico. Quello che troppo spesso passa in secondo piano è che l’equilibrio del sistema previene in modo importante infortuni e recidive.
Obiettivo dell’Osteopata nell’ambito sportivo è quello di analizzare approfonditamente il corpo dell’atleta, cercando i punti disfunzionali, che possono essere stati generati anche da vecchi infortuni.
Correggendo tali punti di restrizione di movimento e migliorando gli aspetti biochimici del sistema l’Osteopata ottiene un equilibrio funzionale. In sinergia, poi, con altre figure come fisioterapista o Laureato in Scienze Motorie / Preparatore Atletico si impostano percorsi personalizzati che consentono allo sportivo di prevenire infortuni durante la stagione e migliorare drasticamente la performance sportiva.
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