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Che cos’è la fibromialgia?
Il termine “fibromialgia” significa dolore (algos) proveniente da muscoli (myo) e dai tessuti fibrosi (fibro), come tendini e legamenti. La fibromialgia è, quindi, una malattia reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, caratterizzandosi per la presenza di:
- Dolore cronico e diffuso;
- Aumento della tensione muscolare
- Rigidità in numerose sedi dell’apparato locomotore
Oltre allo stato di iperalgesia, molti pazienti presentano una serie di altri sintomi, che include:
- Astenia ( affaticamento cronico e stanchezza debilitante);
- Disturbi dell’umore e del sonno
- Sindrome del colon irritabile
La fibromialgia può essere definita “sindrome fibromialgica“, in quanto particolari segni clinici possono presentarsi contemporaneamente. La coesistenza di questo insieme di disturbi concorre a determinare la diagnosi più probabile, anche se non tutti i pazienti avvertono l’intero insieme di sintomi associati alla fibromialgia.
Inoltre, la fibromialgia è spesso associata ad altri distrubi, tra i quali:
- Disturbi psichiatrici, come la depressione e l’ansia;
- Disturbi correlati allo stress, come il disturbo post-traumatico da stress.
Cause
La causa esatta all’origine della fibromialgia non è nota, ma si ritiene possano essere coinvolti diversi fattori (biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali, psicologici ecc.). La patogenesi della malattia è, infatti, un argomento molto discusso: non esistono ancora dati definitivi, ma molti studi cercano di approfondire l’interazione multifattoriale esistente alla base della malattia.
In particolare, i ricercatori ritengono che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose (o ne riduca l’inibizione), influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore. I sintomi a volte iniziano dopo un trauma fisico, interventi chirurgici, infezioni od un significativo stress psicologico. In altri casi, i segni della fibromialgia si accumulano gradualmente nel tempo, senza alcun singolo evento di attivazione evidente.
Corsi per Fibromialgia
Presso FisioMediLab potrai trovare percorsi individuali personalizzati per fibromialgico seguiti da Medico, Fisioterapista ed Osteopata e un corso specifico per fibromialgia costantemente monitorato da Laureato in Scienze Motorie e svolto a piccoli gruppi.
Diagnosi e Trattamento
La diagnosi e le caratteristiche cliniche sono controverse e le possibilità terapeutiche sono interesse di continui studi. Al momento, non esiste una cura per la fibromialgia, ma sono disponibili diverse opzioni terapeutiche che consentono di controllare ed alleviare i sintomi: farmaci, esercizio fisico costante e tecniche di rilassamento.
Per una maggiore chiarezza, è possibile approcciarsi alla conoscenza del disturbo con alcune considerazioni preliminari:
- La fibromialgia è una condizione cronica (persistente).
- I muscoli in costante tensione causano dolore localizzato o diffuso. Spesso, la condizione riferita dai pazienti è quella di stanchezza e facile affaticabilità, come se i muscoli lavorassero in continuazione. Le sedi prevalentemente interessate dal dolore sono: colonna vertebrale, spalle, cingolo pelvico, braccia, polsi e cosce.
- La tensione muscolare provoca rigidità articolare, che può limitare i movimenti e provocare senso di gonfiore, oltre a riflettersi a livello dei tendini, che diventano dolenti nei loro punti di inserzione. Questi punti tendinei dolenti costituiscono, con alcuni punti muscolari, i “tender points“, fondamentali durante la valutazione diagnostica.
- Gli indici di infiammazione sono nella norma e la malattia non dimostra alterazioni muscolari e tendinee significative. Sebbene possa assomigliare ad una patologia articolare, non si tratta di artrite e la fibromialgia non causa una condizione degenerativa (a differenza dell’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la polimiosite).
- La fibromialgia tende a non rispondere ai tradizionali antidolorifici: i farmaci che si sono dimostrati efficaci agiscono a livello del sistema nervoso centrale.
Da cosa dipende il Dolore
della Fibromialgia?
Diverse ipotesi fisiopatologiche sono state sviluppate per cercare di interpretare l’insorgenza del sintomo doloroso o della malattia. Una teoria chiamata “sensibilizzazione centrale” evidenzia che i pazienti con fibromialgia presentano un’ipersensibilità ai segnali di dolore: avrebbero una soglia più bassa a causa di una maggiore reattività rispetto ai segnali trasmessi nel midollo spinale e/o nel cervello.
I ricercatori ritengono che la stimolazione nervosa ripetuta produca nel cervello alcune particolari alterazioni, tra cui un aumento anomalo dei livelli di neurotrasmettitori, sostanze chimiche responsabili della trasmissione di messaggi tra i nervi (sistema nervoso) e tra la componente cellulare del cervello. Inoltre, i recettori del dolore, presenti a livello cerebrale, sembrano sviluppare una sorta di memoria dello stimolo e tenderebbero a diventare più sensibili, nel senso che possono reagire in modo eccessivo ai successivi segnali di dolore. Il processo che innesca o che sostiene queste alterazioni funzionali non è ancora noto.
La fibromialgia può essere definita, quindi, come un disturbo del sistema nervoso centrale, descritto come una “sindrome da sensibilizzazione centrale“, causato da anomalie neurobiologiche ed alterazioni endocrine che agiscono in modo da determinare una condizione di dolore fisiologico e cognitivo, nonché una sintomatologia neuro-psicologica.
Chi è lo specialista di riferimento della Sindrome Fibromialgica?
Lo specialista di riferimento è il Reumatologo essendo la Fibromialgia una sintomatologia dolorosa poli-distrettuale e aspecifica.
Affiancano il Reumatologo nel trattamento della fibromialgia:
- Fisioterapista, soprattutto per la gestione del dolore e della stiffness tissutale, coadiuvato da strumentazioni all’avanguardia come i neuromodulatori
- Laureato in Scienze Motorie, per l’applicazione di protocollo A.F.A. (Attività Fisica Adattata) risultati fondamentali nella gestione di questa patologia
- Osteopata, per un riequilibrio funzionale del corpo con conseguente diminuzione della stiffness tissutale, oltre che per il trattamento viscerale e cranio-sacrale
- Psicologo, per la gestione di stress e stati d’ansia
- Agopunturista, per la gestione del dolore
- Nutrizionista, per diminuire con un’alimentazione sana l’infiammazione generalizzata
Perché svolgere attività fisica migliora la fibromialgia?
Frequentando un corso di ginnastica dolce si ha la possibilità di alleviare la sintomatologia dolorosa della fibromialgia. La qualità della vita può migliorare notevolmente grazie agli esperti qualificati che adattano l’attività alle esigenze di ogni soggetto.
E’ ormai comunemente accettato che l’esercizio fisico in regime aerobico a intensità moderata ha effetto positivo sulla sintomatologia del fibromialgico. Una corretta programmazione, la gestione e la somministrazione di protocolli A.F.A (Attività Fisica Adattata) condotto da personale specializzato Laureato in Scienze Motorie garantisce un netto miglioramento della sintomatologia dolorosa.
Contrasta, infatti, il de-condizionamento fisico e i sintomi ansia-correlati. L’esercizio fisico, inoltre, consente di ridurre il peso corporeo, di sopprimere il lavoro antigravitazionale dei muscoli e di combinare l’effetto miorilassante a quello analgesico.
L’effetto ansiolitico derivante dall’esercizio fisico riduce sensibilmente il senso di dolore e lo stato di percezione si modifica positivamente al progredire dell’intensità dell’esercizio.