Eseguita solo da medici specializzati
Valutazione dello stato di salute dei muscoli e dei nervi
L’elettromiografia (in sigla EMG) è una procedura diagnostica finalizzata alla valutazione dello stato di salute dei muscoli e dei nervi periferici che controllano quest’ultimi.
Dal punto di vista strumentale, prevede l’utilizzo di alcuni elettrodi, agoelettrodi e di un’apparecchiatura computerizzata particolare (l’elettromiografo), capace di registrare e tradurre in un grafico l’attività muscolare e i segnali nervosi che transitano lungo i nervi deputati al controllo dei muscoli.

Elettromiografia
Chi esegue l’Elettromiografia e chi determina la diagnosi?
Solitamente, a eseguire l’elettromiografia è un tecnico del personale sanitario, mentre a interpretare i risultati della procedura è il neurologo.
A FisioMediLab il neurologo fa parte di un Equipe di diagnostica complessa composta da ecografisti, angiologi, cardiologi, medici dello sport e neurologi che ha come finalità la diagnosi e la prevenzioni delle principali patologie sistemiche e muscolo-scheletriche.
La presa in carico multidisciplinare del paziente, insieme agli altri professionisti della struttura, consente di ottenere diagnosi certe in tempi brevi e di impostare percorsi terapeutici che portino al miglioramento dei sintomi nel breve periodo, migliorando drasticamente l’autonomia e la qualità di vita del paziente.

Eseguita solo da medici specializzati
A cosa serve?
L’elettromiografia è utile alla diagnosi o alla diagnosi differenziali di:
- Malattie muscolari. Tra le malattie muscolari più note vi sono condizioni infiammatorie (miosite e polimiosite) e patologie degenerative (distrofie muscolari).
- Malattie dei nervi periferici. I nervi periferici hanno il compito di mettere in comunicazione i vari elementi del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e di trasmettere le informazioni dal sistema nervoso centrale alla periferia e viceversa.
Classici esempi di malattie dei nervi periferici sono le neuropatie da compressione (sindrome del tunnel carpale, sindrome del tunnel cubitale, sindrome del tunnel tarsale, sindrome del piriforme) e le neuropatie periferiche e le polinevriti dovute a cause come diabete, alcolismo, carenze nutrizionale e insufficienza renale. - Malattie dei motoneuroni situati nel cervello e nel midollo spinale. Gli esempi più classici di tali patologie sono la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), l’atrofia muscolare spinale (SMA) e la poliomielite.
- Radicolopatie. Sono le patologie caratterizzate dal pizzicamento o dalla compressione delle radici di un nervo spinale, classicamente associate ad ernia del disco, artrosi e/o spondilolistesi. Le radicolopatie possono dare dolore, formicolio, sensazione di scarica elettrica fino ad impotenza funzionale.
Quando è consigliata l’Elettromiografia?
E’ consigliabile una valutazione tramite elettromiografo nei seguenti casi:
- Formicolio, intorpidimento e/o alterazioni della sensibilità a carico di distretti più o meno estesi del corpo;
- Debolezza muscolare;
- Dolore muscolare e crampi;
- Paralisi;
- Spasmi muscolari involontari.
Come si svolge la procedura?
La procedura prevede solitamente due fasi:
- Una prima fase dedicata allo studio della conduzione dei segnali nervosi lungo la zona d’interesse (in genere, questa fase è detta studio della conduzione nervosa o elettroneurografia);
- Una seconda fase preposta alla valutazione dell’attività elettrica del o dei muscoli, situati nell’area anatomica dolente.
Combinare lo studio della conduzione nervosa alla valutazione dell’attività elettrica dei muscoli è fondamentale per capire se il quadro sintomatologico è dovuto a una patologia riconducibile al sistema nervoso oppure a una malattia muscolare.